venerdì 14 settembre 2012

Neffa - Sognando contromano


Neffa, Sognando contromano (2009)
Tracklist: 1. Distante – 2. Lontano dal tuo sole – 3. Qualcosa di più – 4. Solo così – 5. In un sogno – 6. Nessuno – 7. La mia stella – 8. Satellite – 9. Bellissima – 10. Giorni d’estate – 11. The Hill.
Voto: 9




Nel novero dei cantautori più sottovalutati del nostro paese, credo che a Neffa vada riservato un posto di rilievo: è da ormai dieci anni – ossia da quando, nel 2001, ha lasciato l’hip hop (esperienza artistica che a me non piace, ma che dimostra l’interesse di Neffa per la musica a tutto tondo, a prescindere dalle recinzioni dei generi) per intraprendere la carriera “pop” – che regala album di grande spessore, con sì un buon seguito di pubblico e critica ma senza attirare le grandissime folle che altri (forse meno bravi di lui) sanno calamitare. Questo Sognando contromano, del 2009, (che precede lo stravagante progetto dei Due di Picche con J-Ax, il cui album C’eravamo tanto odiati, datato 2010, non è un capolavoro ma non manca di spunti interessanti) è l’apogeo di un percorso che ha visto crescere la qualità artistica di Neffa di album in album. Se Arrivi e partenze (2001) si appoggiava sul tormentone La mia signorina ma era ancora un po’ acerbo, il lunghissimo I molteplici mondi di Giovanni, il cantante Neffa (2003) era buono ma un po’ troppo disordinato, mentre Alla fine della notte (2006) era già un signor disco, Sognando contromano conferma la bontà dei lavori precedenti e la supera ulteriormente proponendo brani di fattura veramente elevata.

Trascinato dal “singolone” di lancio, Lontano dal tuo sole, degno del grande successo che ha avuto perché è una canzone davvero irresistibile, l’album tiene alto il livello per tutte le undici canzoni che lo compongono, ma è soprattutto nella prima metà del disco, con i primi sei brani, che ascoltiamo le cose migliori sia per raffinatezza musicale che per struttura dei testi. Troviamo in questi pezzi i temi più cari a Neffa, un mondo in cui l’io è perennemente incompreso e osteggiato, se non perseguitato, ma non per questo rinuncia alla speranza (“Nessuno mi crede davvero innocente ma non per questo io non vivo più”, dice proprio nel singolo di lancio). Il tema dell’amore è quindi centrale ma problematico, configurandosi come l’ancora principale di salvezza, ma anche come miraggio difficile da raggiungere e da conservare, come messo a fuoco sin dal brano di apertura dell’album, intitolato per l’appunto Distante (poteva anche questo essere un singolo). La felicità sembra essere lì, a portata di mano, ma è sfuggente come il varco montaliano, manca sempre qualcosa, c’è sempre bisogno di Qualcosa di più. Da questa situazione, sgorga la splendida locuzione che dà il titolo all’album, Sognando contromano, tratta da uno dei brani significativi della raccolta, e altro ottimo singolo, Nessuno, che avrà sì qualcosa di Love Profusion di Madonna, ma racconta molto bene la sensazione non solo che nel mondo descritto da Neffa la vera speranza sia nel sogno (come nel brano In un sogno), ma che oltretutto questo sogno sia controcorrente, lontando dal “sognare comune”, sia insomma un sogno contromano. Di qui, anche, il bisogno del ritorno alle piccole cose, di non curarsi troppo delle grandi cose che finiscono con il sovrastarci senza che noi possiamo controllarle affatto, come in Satellite, per tornare a dedicarsi ai piccoli piaceri (come passare a letto qualche minuto in più prima di alzarsi ed andare a lavoro passando per il traffico) che dànno senso all’esistenza.

È insomma un album estremamente coerente e compatto, che fila via senza inciampi grazie alla splendida vena compositiva di Neffa e dei suoi coautori, in grado di piazzare melodie vieppiù orecchiabili e piacevoli. E il cammino di crescita di Neffa non è ancora finito: siamo in attesa di un nuovo lavoro, convinti che le felici capacità artistiche di questo artista possano partorire altri, tanto malinconici quanto splendidi, sogni contromano.


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