venerdì 6 maggio 2011

Jovanotti - Ora

Jovanotti, Ora (2011)
Tracklist:  CD1  1. Megamix – 2. Tutto l’amore che ho – 3. Le tasche piene di sassi – 4. Amami – 5. Ora – 6. Il più grande spettacolo dopo il Big Bang – 7. L’elemento umano – 8. La bella vita (feat. Amadou & Mariam) – 9. Battiti di ali di farfalla (feat. Michael Franti) – 10. Io danzo – 11. La notte dei desideri – 12. Quando sarò vecchio – 13. Un’illusione – 14. La porta è aperta – 15. Rosso d’emozione.  CD2  1. Spingo il tempo al massimo – 2. I pesci grossi (feat. Cesare Cremonini) – 3. Kebrillah – 4. La festa infinita – 5. Sulla frontiera – 6. Dabadabadance – 7. La medicina – 8. Sul lungomare del mondo – 9. Go!!!!!!! – 10. L’elemento umano (Acoustic Version)
Voto: 8


Parlando di Ora, l’ultimo album di Jovanotti, non si possono non notare due cose.

La prima è che, tra i vari pregi di Lorenzo, c’è quello di non risparmiarsi mai quando lavora: in questo caso, ha fatto le cose alla grandissima, con un album con ben 24 inediti (e 25 tracce, considerato che L’elemento umano è presente in due versioni: altri remix sono presenti solo per iTunes): l’album è composto infatti da due cd, rispettivamente di 15 e 10 tracce; anche se è disponibile una versione con soltanto il primo cd (ma sui siti di digital download è presente solo l’edizione a 25), è da consigliare l’acquisto della versione estesa (lo scarto economico tra le due edizioni è contenuto) perché tra le 10 tracce aggiunte, per quanto talune siano un po’ più sperimentali delle 15 del primo disco, non mancano pezzi pregevoli come la bizzarra I pesci grossi (duetto con Cesare Cremonini, che accenna anche un pezzo di Mondo, la prima canzone in cui duettò con Lorenzo) o la assai piacevole Sul lungomare del mondo.

La seconda è che tutti ricordano – e hanno ragione di farlo – quanto Lorenzo sia cresciuto, dai tempi del primo Jovanotti (quello di Gimme five e La mia moto) fino alle perle degli ultimi anni come Bella o Fango. Questo è giusto, ma occorre ricordare che non si tratta di un cammino a due tappe, dal Jovanotti ingenuo al Lorenzo maturo, bensì di un’evoluzione continua, ben evidente se si considera il lungo periodo, ma comunque non impercettibile se si analizza un intervallo di tempo più breve. Direi che ogni album di Jovanotti presenta delle novità rispetto al precedente. In questo caso, dopo lo splendido Safari, album straordinario dalla produzione raffinata, il Lorenzo di Ora vira appunto su una produzione “contemporanea”, dominata da un sound elettronico e da soluzioni non dico innovative ma comunque “moderne”.

Si tratta comunque di un buon esito, sicuramente dovuto anche all’ottima vena scrittoria di Lorenzo, in grado di concepire brani accattivanti come Megamix, Ora, Il più grande spettacolo dopo il Big Bang, La notte dei desideri o Quando sarò vecchio. Tra melodie orecchiabili e testi semplici ma arguti (con la consueta predilezione per gli elenchi con asindeto e i giochi di parole), gli unici limiti che sono riscontrabili sono l’assenza forse di un “mega-singolo” che diventi una hit memorabile come negli ultimi anni lo sono stati Mi fido di te e Fango (i primi due singoli, Tutto l’amore che ho e Le tasche piene di sassi, sono ottimi ma forse meno efficaci di altri pezzi di Lorenzo del passato, qualche speranza potrebbe essere affidata magari alla title-track) e l’eccessiva dispersività di un album che, con 25 tracce, rischia di disorientare l’ascoltatore. In definitiva, comunque, per quanto Safari mi sembrasse un gradino sopra, Ora è un bel disco ad opera di un Jovanotti quanto mai ispirato.

Se avessi le radici sarei un albero
e invece sulla terra posso muovermi
se fossi fatto in serie sarei un numero
e invece sulla terra sono unico
se avessi un’idea fissa sarei lapide
e invece sto vogando sulle rapide
se non cambiassi mai sarei una formula
e invece sono vino sulla tavola
(da I pesci grossi)

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