venerdì 17 febbraio 2012

Jovanotti in concerto – Livorno, 13 febbraio 2012


Jovanotti – Livorno, PalaLivorno, 13 febbraio 2012, ore 21
Ora effettiva di inizio: 21:15 circa
Durata: quasi 2 ore e mezzo
Band: Jovanotti (voce), Saturnino (basso), Riccardo Onori (chitarre), Franco Santernecchi (tastiere), Christian Rigano (tastiere), Gareth Brown (batteria), Leo Di Angilla (percussioni)


Scaletta
Megamix
Falla girare
Spingo il tempo al massimo
La porta è aperta
Amami
L’elemento umano
La notte dei desideri
Mezzogiorno
Le tasche piene di sassi
Come musica
A te
Ora
Tutto l’amore che ho
Io danzo / (Tanto)3 / Penso positivo
Battiti di ali di farfalla
L’ombelico del mondo
Mi fido di te
Piove
 The Sound of Sunshine
Bella
Ciao mamma
Dabadabadance
“Una storia d’amore”
Fango
Quando sarò vecchio
Ragazzo fortunato
Il più grande spettacolo dopo il big bang
[Bis]
Baciami ancora
La bella vita




Interrotto a dicembre a causa del drammatico incidente al Palasport di Trieste, quando durante l’allestimento del concerto è crollato il palco uccidendo il giovane Francesco Pinna, il tour di Jovanotti – che al povero Pinna dedica una delle sue canzoni più significative, Ora – è ripartito ad inizio anno e in settimana ha toccato, per due sere, un PalaLivorno sold out traboccante di entusiasmo.

Il lavoro di Jovanotti dal vivo, intrapreso ormai da qualche anno da lui e da una band ormai molto rodata, è davvero encomiabile: il concerto non si riduce ad una semplice esecuzione di canzoni, ma diventa uno show a tutto tondo, in cui alla musica si affianca un impatto visivo direi “all’americana”, con giochi di luce, fasci laser, led luminosi e immagini video di sicuro impatto (tra i molti effetti speciali proposti in video, notevole quello su Battiti di ali di farfalla, in cui l’immagine di Jovanotti viene scissa in due, una in diretta e una di qualche secondo prima, in modo che sullo schermo appaia una sorta di duetto di due Jovanotti che interagiscono tra di loro ballando e anche combattendo insieme: molto “ganzo”, come si direbbe a Livorno!) Tutto questo avviene senza però far passare la musica in secondo piano, tutt’altro: l’arrangiamento dei brani – non sempre fedele alla versione originale, specialmente per quelli più vecchi – mira anzitutto alla ricerca di un “suono”, un sound che faccia da filo conduttore allo show – e, sulla scia dell’ultimo album, ha un’impronta molto elettronica. Così, non tutte le canzoni vengono proposte nella loro integrità, ma all’interno di impasti sonori durante i quali fanno capolino schegge e frammenti di brani sparsi (di alcuni pezzi, come Non mi annoio, Una tribù che balla e Safari, sono stati eseguiti all’interno di queste “suite” elettroniche alcuni refrain). Il risultato è un continuum musicale molto coinvolgente e avvolgente, in certi momenti sembra di assistere ad un dj-set (o un rave party, come suggerisce lo stesso Lorenzo) suonato però dal vivo.

Ovviamente, c’è spazio anche per arrangiamenti più acustici e brani più “lenti”, che talvolta riscuotono anche più consensi dei momenti più “techno” (il trittico centrale Le tasche piene di sassi, Come musica e A te fa cantare a squarciagola l’intero pubblico, che partecipa sempre con calore e trasporto). Del resto, il concerto è lungo e serrato, per cui trovano spazio al suo interno molti brani. L’album Ora, che dà il titolo anche al tour, è ovviamente il più rappresentato, anzi praticamente la metà dei brani proposti viene da lì (forse anche troppi). In generale, molti dei pezzi eseguiti provengono dal repertorio degli ultimi tempi: Lorenzo canta anche The Sound of Sunshine (solare brano di Michael Franti la cui versione con lo stesso Jovanotti sta riscuotendo molto successo), apre i bis con Baciami ancora e propone quattro pezzi dall’ottimo Safari (tra cui, non potevano mancare, la trascinante Mezzogiorno e la bellissima Fango). Il cantante di Cortona non dimentica comunque qualche gemma del passato, che il pubblico livornese accoglie con autentici boati, come Bella e l’antidiluviana Ciao mamma (la canzone più vecchia della serata).

Il resto lo fa il carattere di Jovanotti, sempre semplice e alla mano tanto da instaurare col pubblico un rapporto quasi intimo e familiare. Lorenzo parla con un paio di bambini che scorge tra il pubblico, e poi confessa: «Oh, ma lo sapete che mia figlia, che ha tredici anni e va in terza media, domani parte in gita con la scuola e va a Londra! Ho paura che ritorni che ritorni coi capelli verdi! Sono un po’ preoccupato», confida, «ma nemmeno troppo!» È un gran bel personaggio Jovanotti, non c’è niente da dire: musicalmente, potrà non piacere, dato che non è certo un mostro sacro della canzone italiana (né aspira ad esserlo); tuttavia non si può non notare come negli anni l’ex dj sia cresciuto in maniera mostruosa, lavorando con passione e competenza (grazie anche all’aiuto di collaboratori in gamba, e circondarsi di gente capace è il primo grande merito di tutti quelli che vogliono fare le cose per bene), maturando tantissimo sia a livello compositivo che nella qualità delle esibizioni dal vivo. E il concerto di Livorno lo dimostra a pieno titolo: bravo Lorenzo!



NOTA: Ho ricostruito la scaletta sulla base di quel che mi ricordo: sono ragionevolmente sicuro che le canzoni eseguite siano quelle e solo quelle che ho indicato, ma sono altrettanto certo di aver fatto qualche errore nell’ordine con cui sono state presentate.

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