Jovanotti, Lorenzo in concerto per Jovanotti e
Orchestra (2012)
Tracklist:
1. Bella – 2. Serenata rap – 3. Ora – 4. L’elemento umano – 5. Temporale – 6.
Dove ho visto te – 7. Piove – 8. La linea d’ombra – 9. Le tasche piene di sassi
– 10. A te – 11. Io ti cercherò – 12.
Per me – 13. Un’illusione – 14. Stella cometa – 15. Innamorato [Studio
recording]
Voto:
8,5
Momento
di bulimia discografica per Lorenzo Jovanotti: dopo il duplice album di inediti
(Ora) e un ancor più ampio album dal
vivo (Ora. Live, pubblicato solo in
digitale, la cui scaletta si discosta di poco dal concerto di Livorno qui
recensito), ecco pure questo Lorenzo in
concerto per Jovanotti e Orchestra, registrato durante uno show tenuto
nella suggestiva cornice del Teatro Antico di Taormina il 3 settembre 2011 e
distribuito in versione cd solo nelle edicole (a prezzo molto basso), oltre che attraverso l’ormai
imprescindibile canale del digital download. Ma nonostante la ridondanza di
titoli che Lorenzo sta sfornando ultimamente, direi che la pubblicazione di
questo live è azzeccata, e restituisce la testimonianza di uno show che passa
tutt’altro che inosservato.
Già,
perché, come suggerisce il titolo, il concerto di Taormina è stata una data
affatto singolare del tour di Jovanotti, che alla propria usuale band ha
affiancato un’orchestra di archi (più un clarinetto), la Roma Sinfonietta, guidata
dall’esperto Paolo Buonvino, che ormai ha un buon curriculum quanto a
collaborazioni orchestrali con artisti pop (un esempio su tutti, il concerto
con Carmen Consoli, anch’esso tenutosi al Teatro Antico di Taormina, confluito
nel cd L’anfiteatro e la bambina
impertinente). Il cd tratto da questa serata si fa notare quindi per due
caratteristiche principali.
In primo luogo, l’arrangiamento dei brani, curato dallo stesso Buonvino, offre una chiave diversa e talvolta sorprendente dei brani di Jovanotti. Sin dall’affascinante introduzione di Bella, che apre l’album, si coglie l’intensità di un lavoro di rivisitazione non banale, che riesce a rinnovare completamente i brani pur senza tradirne l’animus originario. In secondo luogo, Lorenzo per l’occasione propone una scaletta inconsueta, lasciando spazio sì ad alcuni singoli irrinunciabili (da Serenata Rap a A te, da Piove a Ora) ma rispolverando anche alcuni pezzi meno noti ma non per questo meno belli (in questo àmbito, sorprendono soprattutto Temporale, Per me e la quasi dimenticata Io ti cercherò, che sembrano avere in questa versione una marcia in più rispetto agli originali pubblicati a suo tempo sui rispettivi album). In generale, a parte forse La linea d’ombra (bellissimo brano di L’albero, che lo stesso Lorenzo ammette di non aver eseguito live sin dal 1997, ma qui riproposta in una versione un po’ scarna e piatta), tutte e quindici le canzoni di questo live (in realtà quattordici, perché Innamorato non è stata registrata a Taormina ma in studio) girano a meraviglia, in un album che si lascia ascoltare tutto d’un fiato. Il concerto di Taormina in realtà fu più lungo, ed alcuni brani furono eseguiti solo dalla band senza il supporto dell’orchestra: escluderli da questo album mi sembra una scelta azzeccata, essi avrebbero stonato con l’atmosfera generale del disco. Che dire? Jovanotti è in stato di grazia, e non manca di fornirci testimonianze di questo suo momento d’oro.
In primo luogo, l’arrangiamento dei brani, curato dallo stesso Buonvino, offre una chiave diversa e talvolta sorprendente dei brani di Jovanotti. Sin dall’affascinante introduzione di Bella, che apre l’album, si coglie l’intensità di un lavoro di rivisitazione non banale, che riesce a rinnovare completamente i brani pur senza tradirne l’animus originario. In secondo luogo, Lorenzo per l’occasione propone una scaletta inconsueta, lasciando spazio sì ad alcuni singoli irrinunciabili (da Serenata Rap a A te, da Piove a Ora) ma rispolverando anche alcuni pezzi meno noti ma non per questo meno belli (in questo àmbito, sorprendono soprattutto Temporale, Per me e la quasi dimenticata Io ti cercherò, che sembrano avere in questa versione una marcia in più rispetto agli originali pubblicati a suo tempo sui rispettivi album). In generale, a parte forse La linea d’ombra (bellissimo brano di L’albero, che lo stesso Lorenzo ammette di non aver eseguito live sin dal 1997, ma qui riproposta in una versione un po’ scarna e piatta), tutte e quindici le canzoni di questo live (in realtà quattordici, perché Innamorato non è stata registrata a Taormina ma in studio) girano a meraviglia, in un album che si lascia ascoltare tutto d’un fiato. Il concerto di Taormina in realtà fu più lungo, ed alcuni brani furono eseguiti solo dalla band senza il supporto dell’orchestra: escluderli da questo album mi sembra una scelta azzeccata, essi avrebbero stonato con l’atmosfera generale del disco. Che dire? Jovanotti è in stato di grazia, e non manca di fornirci testimonianze di questo suo momento d’oro.
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