venerdì 3 gennaio 2014

Jovanotti - Lorenzo negli stadi – Backup Tour 2013

Jovanotti, Lorenzo negli stadi – Backup Tour 2013 (2013)
Tracklist: CD1 1. Trinity – 2. Ciao mamma – 3. Megamix – 4. Mix – 5. Gimme Five – 6. Non m’annoio – 7. Tensione evolutiva – 8. Safari – 9. Mezzogiorno – 10. La mia moto – 11. Serenata rap – 12. Questa è la mia casa – 13. Mi fido di te – 14. Gente della notte – 15. Piove – 16. Tutto l’amore che ho – 17. La notte dei desideri – 18. Intro – 19. Ti porto via con me. CD 2  1. Ora – 2. Le tasche piene di sassi – 3. Terra degli uomini – 4. (Tanto)3 – 5. Io danzo – 6. Muoviti muoviti – 7. Una tribù che balla – 8. Bella – 9. Un raggio di sole – 10. Baciami ancora – 11. A te – 12. Il più grande spettacolo dopo il Big Bang – 13. L’ombelico del mondo – 14. Ragazzo fortunato – 15. Penso positivo – 16. Estate
Voto: 9




Se su questo blog siamo già arrivati alla quinta recensione inerente Jovanotti, non è solo per la mia simpatia nei confronti del cantante di Cortona, ma anche perché gli ultimi anni di questo stravagante artista sono stati particolarmente prolifici e caratterizzati da una bulimia produttiva che ben racconta il suo recente successo. Non che prima non fosse famoso, per carità, ma negli ultimi tempi la celebrità di Jovanotti è cresciuta in modo esponenziale tanto che, a suggello di questa irresistibile ascesa, in estate è arrivato pure il primo tour negli stadi della sua carriera, sulla scia della fortuna dell’enciclopedico best of chiamato Backup di cui si è già parlato.

Ebbene, il disco Lorenzo negli stadi è proprio la testimonianza live dell’ultimo roboante tour, caratterizzato da un riscontro clamoroso di pubblico ma anche da una produzione di primissimo livello che non ha lasciato niente al caso non solo a livello musicale ma pure a livello di show a tutto tondo, dalle luci ai video passando per i costumi di scena. Come spiega lo stesso Jovanotti nel “backstage” del concerto, si è trattato di un tour di “sole hit”, senza grande spazio per i brani “outsider” (c’è ad esempio Io danzo, in una versione particolarmente trascinante, ma è uno dei pochi pezzi meno famosi presenti in scaletta): un bombardamento di singoli che celebra una carriera scintillante e che sazia il pubblico dalla prima all’ultima nota dello spettacolo.

A tanta bulimia creativa corrisponde anche un prodotto finito e curato nei minimi dettagli anche per quanto riguarda questo disco-cimelio, in cui non troviamo soltanto i due cd audio – inutile dire che la qualità è impeccabile – ma anche due dvd, uno col girato del concerto, l’altro con backstage e tutte le tracce dei cd in versione .mp3, cosa particolarmente comoda per chi – quasi tutti, ormai – ha un lettore portatile e può risparmiarsi la noia della conversione dei cd in file digitale.


Di un prodotto così accurato come si può parlare male? L’unica cosa che forse si può segnalare, ma non è per forza un difetto, è che si è trattato di uno show così rifinito e mirato a coinvolgere il pubblico presente dal vivo che, giocoforza, la versione in cd e dvd finisce col perdere qualcosa della magia iniziale. Intendiamoci: nel 2000 Jovanotti ci aveva già provato ad uscire con un disco dal vivo, Autobiografia di una festa, e si era trattato di un mezzo disastro; lì il passaggio dallo show live alla traccia audio aveva fatto perdere gran parte della bellezza dello spettacolo, anche a causa di una produzione tutt’altro che impeccabile. Adesso invece le cose vanno comunque molto meglio, ed anzi è possibile rendersi conto di quanto lo show sia stato bello proprio perché se ne ha a disposizione una testimonianza fedele e ben curata. Dal punto di vista strettamente musicale, lo show di “sole hit” prevede arrangiamenti assai curati ma per lo più fedeli agli originali, e ad ogni modo molto efficaci; fanno eccezione ad esempio Questa è la mia casa e Penso positivo, stravolte rispetto agli arrangiamenti originali ma assolutamente trascinanti. Il resto fila via tra un successo e l’altro – da Ciao mamma a Ora, da Ragazzo fortunato a L’ombelico del mondo, senza trascurare neppure qualche accenno agli esordi più remoti (non solo La mia moto, ma anche Mix e Gimme Five sono presenti in scaletta, seppur in versioni non integrali) – senza criticità né cadute di tensione, in un lavoro che credo abbia raggiunto tutti gli obiettivi che Jovanotti si era prefissato.

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